Perché giocare a calcio: 11 motivi

Al giorno d’oggi, dominato dai milionari professionisti e dalle combine che riecheggiano nei notiziari sportivi, il calcio come un bellissimo mondo è una visione complicata per chi è alieno a questo nostro pianeta.
Nell’umiltà del nostro settore giovanile, ecco 11 motivi per i quali riteniamo fermamente che il calcio sia lo sport migliore per un giovane bambino:

  1. Sport. Il calcio è un’attività sportiva completa che attraverso i vari esercizi sviluppa sia aspetti tecnici che cognitivi. Stacchiamo questa nuova generazione “informatica” da televisori, tablet e smartphone, facciamoli giocare con tutto il corpo e non solo con le dita.
  2. Salute. Mens sana in corpore sano dicevano i romani. Richiede molto movimento e prevede di norma tre impegni settimanali. Si gioca all’aperto e anche in condizioni meteo avverse, il che comporta un rafforzamento delle difese immunitarie di un individuo.
  3. Squadra. È uno sport di squadra e come tale obbliga la singola persona a relazionarsi con altri coetanei, rompendo possibili cinte di timidezza edificate nell’età fanciullesca.
  4. Amicizia. Il gruppo che una squadra crea è la compagnia di amici più bella che si possa avere. Si condividono i momenti più comuni come compleanni, ma anche si lotta l’uno per l’altro nelle partite, ci si incoraggia, ci si supporta, si ride e si cresce insieme.
  5. Impegno. È uno sport in cui nessuno nasce campione. C’è chi nasce con più doti di qualcun altro, ma chiunque deve impegnarsi per superarsi, per completarsi, per crescere.
  6. Motivazioni. Non esisterà minaccia più grande nella vita che dire a un bambino “ti faccio saltare calcio”. Coloro che lo amano sono capaci di grandi cambiamenti scolastici e comportamentali una volta vista a rischio la possibilità di essere privati del loro sport.
  7. Rispetto. È questo il valore per il quale anche l’UEFA lotta e che noi trasmettiamo a ogni giocatore. Rispetto per se stessi, per i compagni, gli allenatori e gli avversari.
  8. Responsabilità. Insegniamo a essere responsabili del proprio abbigliamento e dei propri impegni (ritrovi di allenamenti e partite) comunicando le assenze e i ritardi. Responsabilizziamo loro anche del materiale altrui come degli strumenti che la società mette a disposizione per i loro allenamenti.
  9. Emozioni. Il calcio regala gioia e felicità, tristezza e delusione, mutando il suo aspetto nelle frazioni di pochi secondi. In questa giovane età crea sia sorrisi che lacrime, questo aiuta a crescere sotto l’aspetto emotivo.
  10. Sogni. Perché privare un bambino di un sogno, sarebbe come privarlo dell’infanzia intera.
  11. Ricordi. I momenti che si vivono nelle partite e nei tornei da bambini sono ricordi che ognuno di loro tatuerà nella propria memoria e nelle parti più calorose del proprio cuore.

Ci sarà sempre chi confuterà le nostre tesi, ma prontamente sosterremo convinti i motivi per i quali dedichiamo tempo e passione per questo nostro sport.

Davide Fabris