Perché giocare a calcio: 11 motivi
Al giorno d’oggi, dominato dai milionari professionisti e dalle combine che riecheggiano nei notiziari sportivi, il calcio come un bellissimo mondo è una visione complicata per chi è alieno a questo nostro pianeta.
Nell’umiltà del nostro settore giovanile, ecco 11 motivi per i quali riteniamo fermamente che il calcio sia lo sport migliore per un giovane bambino:
- Sport. Il calcio è un’attività sportiva completa che attraverso i vari esercizi sviluppa sia aspetti tecnici che cognitivi. Stacchiamo questa nuova generazione “informatica” da televisori, tablet e smartphone, facciamoli giocare con tutto il corpo e non solo con le dita.
- Salute. Mens sana in corpore sano dicevano i romani. Richiede molto movimento e prevede di norma tre impegni settimanali. Si gioca all’aperto e anche in condizioni meteo avverse, il che comporta un rafforzamento delle difese immunitarie di un individuo.
- Squadra. È uno sport di squadra e come tale obbliga la singola persona a relazionarsi con altri coetanei, rompendo possibili cinte di timidezza edificate nell’età fanciullesca.
- Amicizia. Il gruppo che una squadra crea è la compagnia di amici più bella che si possa avere. Si condividono i momenti più comuni come compleanni, ma anche si lotta l’uno per l’altro nelle partite, ci si incoraggia, ci si supporta, si ride e si cresce insieme.
- Impegno. È uno sport in cui nessuno nasce campione. C’è chi nasce con più doti di qualcun altro, ma chiunque deve impegnarsi per superarsi, per completarsi, per crescere.
- Motivazioni. Non esisterà minaccia più grande nella vita che dire a un bambino “ti faccio saltare calcio”. Coloro che lo amano sono capaci di grandi cambiamenti scolastici e comportamentali una volta vista a rischio la possibilità di essere privati del loro sport.
- Rispetto. È questo il valore per il quale anche l’UEFA lotta e che noi trasmettiamo a ogni giocatore. Rispetto per se stessi, per i compagni, gli allenatori e gli avversari.
- Responsabilità. Insegniamo a essere responsabili del proprio abbigliamento e dei propri impegni (ritrovi di allenamenti e partite) comunicando le assenze e i ritardi. Responsabilizziamo loro anche del materiale altrui come degli strumenti che la società mette a disposizione per i loro allenamenti.
- Emozioni. Il calcio regala gioia e felicità, tristezza e delusione, mutando il suo aspetto nelle frazioni di pochi secondi. In questa giovane età crea sia sorrisi che lacrime, questo aiuta a crescere sotto l’aspetto emotivo.
- Sogni. Perché privare un bambino di un sogno, sarebbe come privarlo dell’infanzia intera.
- Ricordi. I momenti che si vivono nelle partite e nei tornei da bambini sono ricordi che ognuno di loro tatuerà nella propria memoria e nelle parti più calorose del proprio cuore.
Ci sarà sempre chi confuterà le nostre tesi, ma prontamente sosterremo convinti i motivi per i quali dedichiamo tempo e passione per questo nostro sport.
Davide Fabris