Costruire da dietro

Non occorre grande esperienza per notare che, nelle partite dai Piccoli Amici agli Esordienti, basta un lancio lungo del portiere per l’attaccante per fare di ogni azione un goal.
Non bisogna prestare grande attenzione per accorgersi che molte delle reti subite sono causa di errori nell’impostazione di gioco da parte del portiere e del difensore.

Sembra un controsenso, eppure noi ci ostiniamo a vietare la prima soluzione realizzativa e sudiamo per insegnare la seconda fase di impostazione. Il gioco inizia dal basso. “Perché?” è la domanda che balena nella testa dei più.

Premetto che l’obiettivo finale del calcio dei piccoli (6-12 anni) per noi non è la vittoria, non è il risultato, ma la creazione di una mentalità, individuale e di squadra, attraverso la crescita individuale del calciatore. Ci penserà il tempo a regalare le vittorie e i risultati.

“Costruire da dietro” è il mantra. “Perché?” è la domanda.

Costruire da dietro vuol dire far partecipare tutti i giocatori all’azione e non solo due come nel calcio alla peruviana altresì detto “palla lunga e pedalare”. Questo è fondamentale perché permette a ogni bambino di sentirsi partecipe del gioco, quindi della squadra. Il calcio è passione, è amore. È più bello vedere che la palla ce l’abbiamo noi, che la giochiamo.

Costruire da dietro vuol dire responsabilizzare ciascun bambino, far comprendere loro la propria importanza all’interno del gioco. Lo rende protagonista. Il giocatore deve riconoscere la zona migliore da ricoprire per ricevere il pallone, deve sapere qual è il compagno messo meglio a cui passarla: al compagno messo meglio, no al più forte. Deve risalire il campo con tanti tocchi di palla come fossero romantici baci al pallone.

I ragazzini si divertiranno a giocare e ci divertiremo a vederli giocare a calcio e non a ping pong… non sarà mai il tiki taka, ma al momento non penseremo nemmeno al paragone.

Certo, si subiranno tanti goal per un passaggio troppo corto, un controllo errato o un pressing elevato degli avversari, ma è sempre meglio sbagliare giocando a calcio e avendo delle idee anziché vincere vedendo i due portieri calciare lungo per qualche attaccante e tutti gli altri bambini fermi a guardare il pallone volare in cielo sperando in tre tempi di poterlo toccare almeno una volta.

Costruire da dietro: un rischio, un impegno, uno sforzo per imparare a giocare a calcio crescendo mentalmente. Uno stile di gioco per divertirci maggiormente.

Davide Fabris